"Eppur si muove!"
"Poichè la natura è principio di movimento e di cambiamento, e la nostra ricerca ha per oggetto la natura, non dobbiamo ignorare cos'è il movimento. Se ignoriamo questo, infatti, anche la natura rimarrà per noi necessariamente sconosciuta."
Aristotele
...Onde si muovono a diversi porti
per lo gran mar de l'essere, e ciascuna
con istinto a lei dato che la porti.
(Par. I, 112-114)
Secondo Aristotele, nel mondo terrestre ogni corpo si muove spontaneamente verso il suo LUOGO NATURALE; i corpi pesanti, essendo composti in prevalenza di terra e acqua, cadono verso il centro della'universo, mentre quelli leggeri, composti di fuoco e aria, salgono verso il cielo. I MOTI NATURALI, sulla terra, sono rettilinei, perchè la retta è il percorso più breve che unisce due punti, e accelerati, perchè sia più repentino il raggiungimento della meta.
Aristotele considera il moto locale uno dei quattro tipi di mutamento che possono avvenire nel mondo terrestre e l'unico accettabile nel mondo celeste. In quest'ultimo, infatti, sono ammessi solo moti naturali, circolari, uniformi, eterni, lungo sfere solide cristalline trasparenti.
Dopo circa duemila anni, Galileo critica la descrizione aristotelica dei moti, superando la distinzione tra moti celesti e moti terrestri. Le sue teorie risentono delle conquiste fatte in campo astronomico alla fine del '500. La descrizione del moto non utilizza più solo la
logica ma impiega strumenti matematici, affiancandoliti all'esperienza. E' controversa la teoria che indica Galileo come il padre del metodo sperimentale, dal momento che è ancora incerto se realizzò concretamente gli esperimenti da lui raccontati, o se descrisse solo ciò che riuscì a vedere con gli occhi della mente. Una cosa è certa, comunque, che Galileo aprì la strada alla scienza moderna, con la quale fu possibile capire, definitivamente, la struttura dell'universo e il moto dei pianeti intorno al sole.
I MOTI VIOLENTI, avvengono solo nel mondo sublunare e si verificano quando su un corpo agisce una causa esterna, che lo rimuove dalla sua posizione naturale.